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Pirati 2010 all'assalto agli ordini di Capitan Pizzy!

Quattro chiacchiere con Dario Pizzigallo, istruttore esperto che quest'anno ha guidato con entusiasmo e passione la allegra banda dei Pulcini 2010.

Che squadra alleni??

Pulcini 2010

La tua storia calcistica dove inizia? Come arrivi ad allenare?

Inizia dalle giovanili del Taranto dove ho giocato fino alla juniores nazionale dopodiché  acquistato dal Massafra, squadra di Eccellenza, e fino ad una presenza in C1. Il tutto si è poi concluso alla tenera età di 19 anni per colpa di un brutto infortunio e la concomitanza di un concorso vinto presso le FF.SS che mi ha portato in questa bellissima città. Mi trovo ad allenare il San Zeno perché faccio parte del primo direttivo che ha costruito la prima squadra di giovani del San Zeno dopo anni di assenza dal panorama calcistico. Qui a Verona ho giocato negli amatori per diversi anni col mio grande amico e presidente Luigi Buchi e dopo aver vinto un campionato provinciale, soddisfatti ed ormai vecchiotti, più lui che io, abbiamo deciso di far esplodere e condividere la nostra passione calcistica assieme ai ragazzi.

Come stai vivendo questo periodo?

Questo periodo mi sta mettendo a dura prova, anche perché sono 45 giorni che sono fermo dal lavoro, mi manca molto l’attività fisica e l’odore dell’erba primaverile dei campi da calcio.

Ti mancano i tuoi ragazzi?

I miei ragazzi mi mancano tantissimo, ma riesco ancora a sentirli e spesso li invito a mandarmi video di esercizi in casa, ma puntualmente finiscono tutti con dei video dove mi sfottono perché tifo la Juventus.

Cosa ti manca di più? La partita o ti mancano di più gli allenamenti?

Mi mancano molto gli allenamenti più che le partite, sono un istruttore che ci tiene molto a far bene durante quell’oretta e mezza di impegno, anzi più che a far bene a non far errori, anche perché coi piccoli è più facile sbagliare e quelle pecche rischiano di a assimilarle e portarselo avanti per sempre. Questo è uno dei motivi per la quale abbiamo sposato il progetto Academy Torino, dare professionalità e competenza agli allenatori. Allenare il “mondo” dei piccoli è molto difficile ma allo stesso tempo tanto affascinante.

A chi si ispira il Tuo credo calcistico?

Non ho un riferimento calcistico, anche perché non ho ambizioni di far carriera come allenatore, credo rimarrò per diversi anni ad allenare i piccoli. Se mi chiedete però chi è il mio giocatore preferito…tutti quelli che hanno vestito una maglia per tantissimi anni con una squadra come Totti, Maldini, Baresi, De Rossi, Bergomi, Del Piero.

Ma qual è il tuo progetto, la tua idea di calcio giovanile?

Per me i concetti fondanti per un giovane calciatore sono quelli di allenarlo con esercizi utili a imparare a muoversi per auto-crearsi spazio e liberarlo per i compagni. Reputo importantissimo il gioco di movimento di chi non ha la palla.

Il futuro del calcio come lo vedi?

Lo vedo molto promettente dal punto di vista della professionalizzazione del settore scuola calcio, molte Società si sono rese conto, solo adesso, che bisogna investire tantissimo già dai primi calci con la speranza di portare nelle prime squadre ragazzi del proprio vivaio; ciò che oggi vediamo poco in Italia.

Chiudiamo con un tuo personale augurio, ti va??

Il mio augurio, in questo epico momento particolare, è quello che tutti i sanzenate stiano bene in salute con la speranza che quando tutto finirà si potrà fare una bella partita amichevole tra tutti gli allenatori della Società con annessa una bella festa assieme ai ragazzi e genitori. Per concludere… Forza San Zen.

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